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martedì 2 luglio 2019

FIBROMIALGIA IATROGENA

 

CONSIDERAZIONI A FREDDO sulla Fibromialgia 

 
Sempre studiando me stessa e collegandomi ad altre persone che ancora sono incastrate in questa non-diagnosi di Fibromialgia, ecco che nel tentativo di rinunciare a questa diagnosi non-diagnosi arrivo oggi a questa nuova definizione che secondo me nessun ha ancora preso in considerazione.
 
la Fibromialgia arriva, viene trattata duramente con farmaci, il paziente non vuole smetterli nella illusione che servano a qualche cosa, e quindi si crea uno stallo e la dipendenza alla pillolina, tanto per sentirsi di stare facendo qualcosa, ma mentre la prendiamo, lo sappiamo che non sta funzionando piu', ma la prendiamo lo stesso perché non ci sono state date le alternative.
Per paura di rimanere senza appigli le prendiamo lo stesso, magari per anni, soffrendo e sopportando e dicendo a se stesse "la devo accettare" e si va avanti per inerzia, affrontando con sempre piu' difficoltà tutte le attività che incombono sulla nostra vita come magigni, esauste si va a letto la sera, ma nemmeno un sonno ristoratore.
E' questa la fibro che si cronicizza coi farmaci ed è IATROGENA .

Nessun medico che ho incontrato sa come trattare la fibromialgia, o la sottovaluta e sminuisce rispetto ad altre patologie, o la ingrandisce e dandole sproporzionata enfasi, questo a seconda di come vuole gestire la paziente.
La paziente fibromialgica in crisi di dolori e sintomi indecifrabili, non collegabili a patologie vere, è una paziente difficile che crea frustrazione nel personale medico e paramedico.
Il medico può scegliere di assecondare ogni richiesta e dare farmaci a go-go, oppure inviare ad altri specialisti ed ignorare la persona facendo in modo di crearle ancora piu' frustrazione tanto da indurla a non avere voglia di ritornare in ambulatorio da lui.

Una patologia che non conviene avere diagnosticata, liberatevi da questa diagnosi prima che potete.

Indagare su malattia della Tiroide, Virus, Intestino altre malattie reumatiche o autoimmuni, ma non restate incastrate nella diagnosi di fibromialgia.
Questa è una mia opinione, da ex malata di fibro e non la troverete in nessun testo.

Il mio caso

La mia Fibro si è scatenata in seguito a 3 stress molto ravvicinati che mi riguardavano direttamente ed andavano a creare un terremoto su piu' livelli della mia vita , i piu' importanti
  1. La salute (scoperta di Ca duttale al seno, dovuto operare)
  2. gli affetti (due lutti)
  3. il lavoro per avere sostentamento (lavoro in proprio-chiusura partita iva)
Superati questi problemi (se così si può dire, visto che lasciano un segno), ancora la fibro non se ne andava, perché in seconda battuta la fibro si era creata grazie a tutti quei farmaci che a noi fibromialgici prescrivono a fiumi. 
Ed infatti ho ripreso un pochino a stare meglio togliendo i farmaci, si è tolto quel velo che chiamate fibro-fog ed ho dato al corpo la possibilità di ritrovare quella voglia di autocurarsi, spingendolo verso il miglioramento.
Anche mentalmente si recupera la voglia di fare e tanta soddisfazione che da quella carica per continuare a disintossicarsi dai farmaci, studiarsi, leggere nuovi percorsi, intraprendere attività ludiche e rilassanti, in automatico evitare situazioni stressanti, e non ti sottoponi piu' a prove ardue per dare dimostrazioni.

Il corpo naturalmente libero dai farmaci ti guida verso scelte piu' sagge per il recupero della tua salute.

Infatti questo è un recupero che solo tu puoi sforzarti di fare e prendere questa decisione ti da delle responsabilità verso te stessa.
per questo non considero efficace il supporto di un coacher come va tanto di moda in certi percorsi alternativi delle fibromialgiche, perché ci si sgancia dai farmaci per diventare dipendenti di un insegnante, allenatore o coacher per uscire dalla fibro, che sarà un successo finché hai le sue dritte e la sua voce che ti guida, ma potresti non avere totale padronanza del percorso, ed un giorno quando avrai finito i soldi spesi per il coacher ti ritroverai di nuovo a regredire verso i sintomi, sola ed abbandonata e deluse da voi stesse.
Questo sicuramente non è valido in tutti i casi in cui si è usato questo metodo, ma una buona parte di testimonianze in privato mi hanno confessato di essere punto a capo, dopo un anno ad affronatare la Fibro con una stampella, ritrovarsi di punto in bianco senza. Si, si la coacher è la stampella.
Io non sarò la vostra stampella, ma ispirazione per entrare nel vostro io interiore e prendere la fibro per le corna, voi in autonomia e sarà per voi una vera conquista che non dovrete a nessuno.

In conclusione

Quindi, direi che si puoi ipotizzare che dopo i fattori scatenanti, la Fibro che avrebbe potuto risolversi da sé, o con pochi aiuti naturali e non invasivi, resta come una malattia iatrogena, ovvero dovuta a troppi farmaci e nel tempo si cronicizza e peggiora, se non si corre ai ripari, togliendo i farmaci.
 
Oggi credo di avere scoperto un altro tassello da aggiungere nello studio della Fibro dall'interno, da ex malata , ho scoperto la FIBROMIALGIA IATROGENA.
 
Spero di avervi dato qualche cosa in piu' su cui riflettere, ma soprattuto per avviarvi con serenità alla ricerca di voi stessi ed al recupero delle vostre funzionalità fisiche e capacità intellettive di risolvere i problemi.
Nessun altro potrà farlo, se non voi. 
Questo, lo sapete che funziona per tutti gli aspetti della vita, non solo per la fibromialgia.

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