La cistite ricorrente e/o interstiziale è uno dei sintomi che può presentarsi prima o poi nelle persone dignosticate o in attesa di diagnosi di Fibromialgia.
Il passaggio di germi fecali dall'intestino alla vescica che provocano cistiti ricorrenti e con urinocoltura negativa, avviene attraverso il sistema linfatico e non solo per via esterna e scarsa igiene come vorrebbero sostenere in letteratura medica.
La causa parte sempre dalla disbiosi intestinale provocata da errori alimentari e stress in eccesso.
Anche in questo caso ripristinare la funzionalità dell'apparato intestino è fondamentale e risolutivo.
Coadiuvante in aiuto delle cistiti croniche e interstiziali è il D-Mannosio una molecola che ingloba i batteri fecali (enterococco ed Eschrichia Coli) e se ne trova nel mirtillo rosso.
Fondamentale è ripristinare le attività dell'intestino con Serplus , Zinco e Dieta salutariana.
Ovviamente bere molto per diluire le urine e percepire anche meno fastidio dal sintomo bruciante alla minzione.
Uno dei miei rimedi che adottavo in emergenza prima di occuparmi in modo radicale della salute intestinale, era uno dei "rimedi della nonna", il decotto di cipolla.
Ricetta del decotto di cipolla:
Prendere una grossa cipolla o due piccole e dividerle in 4 parti, immergere i pezzi in 500 ml di acqua e fare bollire 10 minuti. Filtrare e bere (anche diluito, se risulta sgradevole) durante tutta la giornata. Ripetere l'operazione al bisogno. E comunque se non passa provvedere curando l'alimentazione e l'intestino nel modo che già indico sopra attraverso il link.
Uno dei miei rimedi che adottavo in emergenza prima di occuparmi in modo radicale della salute intestinale, era uno dei "rimedi della nonna", il decotto di cipolla.
Ricetta del decotto di cipolla:
Prendere una grossa cipolla o due piccole e dividerle in 4 parti, immergere i pezzi in 500 ml di acqua e fare bollire 10 minuti. Filtrare e bere (anche diluito, se risulta sgradevole) durante tutta la giornata. Ripetere l'operazione al bisogno. E comunque se non passa provvedere curando l'alimentazione e l'intestino nel modo che già indico sopra attraverso il link.
Morena
Mirtillo rosso (Cranberry)
La sua utilità è stata molto dibattuta in sede dell'Efsa nel claim salutistici, il mirtillo contiene antiossidanti in particolare proantocianidine che aiutano l'organismo a lottare contro i batteri. Molto probabilmente è un problema di concetrazione di mirtillo che in alcune bevande è un po' come dire serve più per dare colore che altro, mentre invece alcuni prodotti come capsule in erboristeria contengono il 36 mg. di proantocianidine che è il limite minimo ritenuto effiicace dalle autorità sanitarie
Mirtillo Rosso D-Mannosio?
Secondo invece dei nuovi ricercatori il mirtillo rosso ha un effetto positivo nella prevenzione e terapia della cistite grazie alla presenza del D-mannosio, uno zucchero semplice contenuto nel mirtillo rosso, anche se questa tesi non trova concorde tutta la comunità scientifica, ma nel caso di E.Coli ci sono più studi concordanti.
Il D-mannosio, attaccandosi alle zampe dei batteri impedisce la loro adesione alle mucose urinarie. Per fare un esempio possiamo paragonare le lectine batteriche alla parte uncinata di un velcro e la vescica alla parte lanuginosa. L'adesione dei due è fortissima. Il mannosio presenta la stessa “lanetta” della vescica e riesce ad attaccarsi ai batteri prima che si attacchino altrove. Una volta uniti al d-mannosio i batteri non possono più aderire alla vescica e restano beanti nell'urina venendo eliminati attraverso la minzione. La capacità adesiva dei batteri al mannosio è superiore a quella degli stessi verso la vescica, pertanto il d-mannosio riuscirà a staccare anche i batteri già ancorati alla mucosa e a calamitare quelli penetrati in profondità. Per questo motivo nei primi periodi di assunzione di mannosio è facile, pur in assenza di sintomi, riscontrare urinocolture positive (e talvolta con cariche batteriche addirittura più alte del solito): perchè i batteri rilevati sono quelli che stiamo eliminando dalla vescica e l'assenza di sintomi dimostra che si tratta di innocua batteriuria e non di cistite.
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