mercoledì 8 giugno 2016

La mia strategia contro la fibromialgia


Oggi ho fatto un  giro su facebook e trovato un articolone in inglese sulla fibromialgia che la divide in 6 stadi, ovviamente il 6° il più devastante ed invalidante.
Così mi sono ricordata che anche io che sono stata a quello stadio per molto tempo ed ora posso dire che è passato anche grazie alle mie strategie.


Era andata così: nel 2009 ricevetti quella fatidica ed ingiusta sentenza - "Signora, con la Fibromialgia deve conviverci e non si può fare niente, non c'è cura. Non si muore, ma si sta male da morire" -  che mi fece andare in un bruttissimo e tenace stato di tristezza e disperazione (volutamente non parlo di depressione)
Il corpo ovviamente seguiva il mio stato mentale. 

Paradossalmente è stato meno difficile digerire la diagnosi di cancro, perchè a quello, la medicina ufficiale, benchè sempre troppo interventista ed invasiva, ti da subito un rimedio ed un programma da seguire. 
Ma alla Fibromialgia no, non c'era rimedio che fosse duraturo e risolutivo ed è già tanto se non ti dicono in faccia che ti inventi tutto o che è frutto della tua psiche.
Se non è subito, però dopo un pò di tempo ci pensano i familiari o i vicini conoscenti a farti passare da malata immaginaria. 
Addirittura quando ebbi uno scatto di ira perchè non venivo creduta, una mia zia clericale mi disse che per me ci voleva un esorcismo. 

Cinque lunghi anni di malessere al 6° stadio, ormai vagavo tutto il giorno dal letto al divano e non riuscivo a fare nulla di più. La mattina dopo troppe ore di immobilità il corpo rigidissimo doveva essere aiutato a sollevarsi dal letto. 
Ero diventata dipendente e non mi piaceva. 
Le cure farmacologiche non bastavano a farmi stare meglio per un tempo ragionevole. Mi hanno imbottito di ogni schifezza prodotta in campo farmaceutico. 
Tutti farmaci off-label che significa non specifici per la Fibromialgia.. "ma vediamo, forse l'aiuteranno un pò..." - in pratica solo effetti collaterali ed un 50% effetto placebo.
Il mio corpo ingrassava e non dormivo, la notte le apnee e di giorno la sonnolenza mi relegavano in un limbo ed una vita che non era più mia.

E fu così che dopo mille peregrinaggi in ospedali e visite ed esami sempre tutti con esito negativo, come tante persone malate fanno quando non trovano risposte dal proprio medico e dagli specialisti, mi misi a cercarle su Internet.

Conobbi molte altre persone e feci amicizia virtuale e scambiammo sentimenti, frustrazioni e pianti. 
Leggevo e condividevo alcune ricerche interessanti e sempre più soluzioni sembravano potenzialmente essere in grado di dare sollievo.
Fu difficile credere che si potesse uscire dallo stadio peggiore, ma poi mi incoraggiai e provai a fare qualcosa.

Innanzitutto decisi di dedicarmi a qualcosa di artistico ed incominciai a stare più ore al giorno in attività leggere ma soddisfacenti: intrecciavo cannuccie ricavate dalla carta di giornale per ricavarne cestini, cappelli e borse.

Ritrovai anche una certa voglia di socialità quando andai a vendere i miei prodotti artistici nei mercatini di zona, tanto che accettai anche degli inviti a condurre dei corsi nelle fiere di prodotti artigianali e in sedi scolastiche per bambini per insegnare quella tecnica di intreccio e riciclo della carta.
Ma non stavo benissimo, e stare tante ore in giro ed in posizioni scomode dopo un pò mi stancavano molto e non riuscivo a stare a mio agio in messuna posizione, tanto che i muscoli si irrigidivano e diventavano dolenti.
I farmaci non funzionavano anzi peggioravano la situazione.
Seppi in seguito che il problema tossicologico è molto presente nella fibromialgia ed addirittura sarebbe un terreno fertile per l'instaurarsi della Sensibilità Chimica Multipla.

Le mie soluzioni dalla natura


Iniziai a sostituire i farmaci con rimedi naturopatici ed a fare sempre più lunghe camminate.
La Tilia tomentosa, le camomille, i bagni caldissimi e varie altre "cure della nonna" mi rinforzavano il senso di fiducia nella natura ed accresceva anche l'autostima, molto utile per prendere in mano la propria salute. 

Dopo avere sospeso i farmaci in modo graduale e attraverso l'aiuto della Cannabis terapeutica, sono passata ad aiutare il mio corpo con una serie di disintossicazioni con erbe e lavaggi intestinali.
Provai anche il lavaggio epatico, ma lo ritenni troppo faticoso e stressante. In ogni caso fu efficace per farmi ripulire da tossicità di farmaci ed alimentazione non corretta.
Dalle mie ricerche sono arrivata a definire un elenco di integratori a me necessari per stare meglio ed essendo ancora in corso di sperimentazione mia personale mi riserverò di fare eventuali aggiornamenti.

I miei Integratori 


Le mie ricerche sono finalizzate a trovare rimedi per rinforzare i processi di autoriparazione naturali del corpo utili sia per la fibromialgia che per evitare la recidiva del cancro. 
Pertanto, essendo questo un percorso personalizzato non può essere considerato universale per tutti pazienti, ma insieme ad altre persone sulla strada della guarigione e miglioramento dello stato di salute psico-fisica, porto la mia testimonianza e la condivido.

SERPLUS

Sto sperimentando per la seconda volta il Serplus e lo Zinco con Protocollo alimentare ed ho deciso che lo farò due volte l'anno per tre mesi. Agisce sull'intestino togliendo l'infiammazione e stimolando produzione di Serotonina.
Dovrei proseguire secondo protocollo con rieducazone alimentare, ma sono un pò anarchica e poco propensa a diete e mi piacque il protocollo del prof. Mainardi proprio perchè alla fine del percorso si mangia tutto e così faccio. 

ACIDO ASCORBICO

Chiamato più comunemente Vitamina C, è l'integratore che assumo da più tempo in assoluto. Ogni volta che ho provato a stare senza me ne sono pentita.
Mi da forza e mi fa sentire stabile fisicamente.
Ne prendevo 1,5 grammi al giorno, ma da quando ho scoperto gli effetti che si possono ottenere preso ad alto dosaggio mi sento ancora meglio.
Quindi ho comprato 5 kili di Acido ascorbico, diviso in bustine da 50 grammi e ne assumo 12 grammi al giorno, ma sto aumentando in questi giorni.  

Strategie di altro tipo 

Rallentare il ritmo e migliorare le relazioni.
Ottimizzare tutto, snellire le pratiche ed evitare le polemiche con la gente per non disperdere energie utili a mantenersi vivi e bene.
  E ormai da una vita che so di avere le pile un pò scariche, così ho dovuto modulare il passo e sono diventata bradipo sempre di più.
Tutto ciò senza farmi alcun problema rispetto a ciò che possono pensare le altre persone.

Quindi ho dovuto ridurre al minimo le attività dividendole in piacevoli e doverose, laddove è possibile preferisco iniziare con il piacere, e cerco di ottimizzare le faccende doverose in modo che siano meno faticose e ripetitive (strategie casalinghe che abbiamo tutti imparato).
Ovviamente tutto ciò si inquadra meglio se non ci sono impegni lavorativi.
Attualmente posso permettermi di scegliere il mio ritmo di attività perché non un lavoro fisso.

Una cosa fondamentale è valutare bene come gestiamo i rapporti interpersonali per fare in modo che non siano dispersivi di energia sia nell'immediato che ad effetto tardivo. Nel senso che è meglio risolvere subito le questioni per non avere strascichi.

Ci sono due tipologie di relazioni: Fisse ed occasionali
Per le relazioni fisse ( familiari e lavorative) , anche se può sembrare troppo opportunistico, ho dovuto imparare a  gestirle senza sprecare energia e per questo bisogna riuscire a trasmettere agli altri i vari malesseri e le problematiche giornaliere in maniera proporzionata all'evento ed evitando di perpetuare i lamenti, in modo che le persone siano più collaborative nel momento di maggiore bisogno.
Ho tenuto conto del fatto che la Fibromialgia è difficile e insopportabile per chi ce l'ha addosso, ma anche per chi la vive di riflesso. 
Questo dosaggio di energie richiede molta maturità e saggezza che si acquisisce nel corso della vita.
Per le interazoni occasionali intendo quelle che accadono uscendo di casa per la spesa o commissioni in uffici dove l'incontro con qualcuno può essere più o meno gradevole.
Ponendoci in maniera educata e gentile col prossimo in teoria dovremmo evitare brutte situazioni, nel senso di - non ce le andiamo a cercare -  Ma si sa il mondo sta andando un pò a rotoli ed è sempre più facile trovare gente stressata in giro ai massimi livelli ed una piccola cosa può diventare un grande problema (parcheggi , code ecc ecc ) per questo evito da tanto tempo grandi assembramenti di persone,  uscire nelle ore di punta (se non costretta da appuntamento) , prediligo le domeniche a casa ed uscire quando la gente è a pranzo, insomma, un pò controccorrente, lo sono sempre stata, forse già sapevo che dovevo risparmiare energia , la fibro ce l'abbiamo da sempre senza saperlo.

Ogni cura andrebbe personalizzata. Questa è la mia, chissà se ti sarà utile...?

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