Pubblico e condivido con voi questo mio scritto di 4 anni fà non nascondendo che sono stata molto sorpresa e compiaciuta del mio percorso personale.
Realizzo oggi che ero già sulla giusta strada e stavo facendo dei ragionamenti dentro di me che mi avrebbero portato ai risultati annunciati di recente e che condividevo sulla pagina e poi in gruppo.
- La scelta di non andare in panico per i sintomi è stata essenziale perché mi ha dato la spinta a cercare un mio percorso di cura molto personale, direi su misura
- La consapevolezza di essere sola a prendere delle decisioni mi ha fatto sentire responsabile.
Tutto quello che ho provato a fare, con successi ed insuccessi, è quello che sono oggi.
Libera dalla Fibro intendo soprattutto libera nella testa, perché la fibro a livello fisico può tornare se non rispetti i tuoi spazi e non ti fai rispettare, può tornare se aggiungi stress su stress e non ti riposi.
Ma una volta capìti gli allarmi e i segnali sai come puoi correre ai ripari e non ricadere.
Spero sempre che le mie parole siano per voi fonte di ispirazione per trovare la vostra strada per stare meglio e non tanto per il mio protocollo che può essere anche più personalizzato, ma proprio perché facciate un click nella vostra testa e vi liberiate da quel pensiero che non è possibile stare meglio.
Questo il mio scopo, ma non posso seguirvi passo passo perché non sono una coacher come tante fibro-guarite o asintomatiche che trovate nel web.
Questo è anche un modo per invitarvi a non chiedermi troppo in privato.
Questo è anche un modo per invitarvi a non chiedermi troppo in privato.
Sono scrittrice, ricercatrice e vorrei che trovaste la vostra forza interiore come ho fatto anche io, ma il lavoro dovrete farlo voi, perché ogni viaggio interiore è personale e nel vostro essere ci potrete entrare solo voi.
Prendete oggi o domani una decisione per sganciare quel pensiero che "non si può guarire", scrivetelo su un pezzo di carta e gettatelo via.Poi potrete riscrivere la vostra storia.
Pubblicato da Morena Pantalone ·
So
di avere la fibromialgia dal 2009, ma ora che conosco tutto su quello
che c'è da sapere su questa malattia, realizzo una cosa molto
importante, e sarà di aiuto a voi come lo è stato per me.
Ho realizzato osservando il mio corpo e le reazioni agli stimoli esterni ed interni di malesseri vari, che questa sindrome ce l'ho da sempre perchè riconosco le difficoltà di oggi come quelle di tanti anni fa'.
La differenza fra ieri e oggi sta nel fatto che ieri non sapevo e combattevo pensando che fossi io sbagliata, oggi so cosa ho, ma non ho quasi più le forze per combattere ed intorno a me la scienza non da risposte utili.
Non sono quindi io sbagliata a dovere cambiare, anzi cerco di comprendere ed ascoltare il mio corpo per dargli quello che chiede.
Questo stato di consapevolezza oggi mi fa pensare che allora era meglio non saperlo che ho la Fibro, perché da quando me lo hanno detto come una sentenza io sono peggiorata molto, perché mi hanno tolto la speranza che io possa riuscire a stare meglio, perché dicono "non c'è una cura".
Ora so anche che, nonostante sembri essere più complicato, se ne può uscire proprio perché ho deciso così, e proprio perché non ascolterò più nessuno dei presunti sapientoni venditori di fumo, né metterò mai più piede presso un ambulatorio di reumatologia a farmi umiliare gratuitamente, anzi anche pagando la parcella.
Come?
Ecco il punto: ho realizzato che il mio corpo ha della saggezza, avendo esso immagazzinato dei dati che servono a gestire le difficoltà che la fibromialgia provoca e lo facevo già senza saperlo, ora osservandomi potrei ritrovarli.
Quindi oggi posso decidere con calma di ritrovare quegli stratagemmi che ho istintivamente creato ed usato in passato per superare tutto, dalle difficoltà di svegliarsi il mattino, a quelle di addormentarsi la sera, ed anche al modo che ho avuto di superare il dolore incessante ovunque... e tutti quei sintomi strani e quelle parestesie agli arti, o quei dolori improvvisi e inspiegabili o alla difficoltà di mantenere una posizione seduta o in piedi.
Chi meglio di me, chi meglio di noi, sa come gestire il proprio corpo??
I medici?
Finora non ne ho trovati di sensibili e protesi ad aiutarmi.
Quindi visto che i problemi sono miei, mi curo da sola e pubblico le mie scoperte qui in caso qualcuno voglia provare, tanto è gratis, io non ho lavoro e uso il mio tempo come voglio.
Ricordo che è stato molto brutto ricevere la notizia che :
" Lei ha la fibromialgia, è invalidante , ma non c'è una cura che guarisca, è cronico-degenerativa e se la deve tenere finché campa!" - e - " lo stato non riconosce una invalidità..."
Queste affermazioni da parte dei medici risuonano deprimenti ed evocano più dolore di quello che potresti avere, quindi i medici che fanno queste dichiarazioni ad un paziente non sono curativi, meglio lasciarli.
Capisco che al paziente è meglio non nascondere la verità, ma non è una verità quella che ti stanno dicendo, è un mantra che sa di sconfitta e che finché ti risuonerà nella testa che "tanto non ce la puoi fare" così sarà...
Il medico non deve dirti bugie, ma sostenerti e spingerti a migliorare o anche guarire, senza dare false illusioni, ma nemmeno sentenze risolute.
Insomma equilibrio.
liberi pensieri e testimonianza di Morena
Ho realizzato osservando il mio corpo e le reazioni agli stimoli esterni ed interni di malesseri vari, che questa sindrome ce l'ho da sempre perchè riconosco le difficoltà di oggi come quelle di tanti anni fa'.
La differenza fra ieri e oggi sta nel fatto che ieri non sapevo e combattevo pensando che fossi io sbagliata, oggi so cosa ho, ma non ho quasi più le forze per combattere ed intorno a me la scienza non da risposte utili.
Non sono quindi io sbagliata a dovere cambiare, anzi cerco di comprendere ed ascoltare il mio corpo per dargli quello che chiede.
Questo stato di consapevolezza oggi mi fa pensare che allora era meglio non saperlo che ho la Fibro, perché da quando me lo hanno detto come una sentenza io sono peggiorata molto, perché mi hanno tolto la speranza che io possa riuscire a stare meglio, perché dicono "non c'è una cura".
Ora so anche che, nonostante sembri essere più complicato, se ne può uscire proprio perché ho deciso così, e proprio perché non ascolterò più nessuno dei presunti sapientoni venditori di fumo, né metterò mai più piede presso un ambulatorio di reumatologia a farmi umiliare gratuitamente, anzi anche pagando la parcella.
Come?
Ecco il punto: ho realizzato che il mio corpo ha della saggezza, avendo esso immagazzinato dei dati che servono a gestire le difficoltà che la fibromialgia provoca e lo facevo già senza saperlo, ora osservandomi potrei ritrovarli.
Quindi oggi posso decidere con calma di ritrovare quegli stratagemmi che ho istintivamente creato ed usato in passato per superare tutto, dalle difficoltà di svegliarsi il mattino, a quelle di addormentarsi la sera, ed anche al modo che ho avuto di superare il dolore incessante ovunque... e tutti quei sintomi strani e quelle parestesie agli arti, o quei dolori improvvisi e inspiegabili o alla difficoltà di mantenere una posizione seduta o in piedi.
Chi meglio di me, chi meglio di noi, sa come gestire il proprio corpo??
I medici?
Finora non ne ho trovati di sensibili e protesi ad aiutarmi.
Quindi visto che i problemi sono miei, mi curo da sola e pubblico le mie scoperte qui in caso qualcuno voglia provare, tanto è gratis, io non ho lavoro e uso il mio tempo come voglio.
Oggi scrivo perché ho realizzato che CE LA POSSO FARE e scelgo di non andare nel panico.Oggi scelgo che sarò io l'artefice della mia salute ed ascolterò la saggezza del mio corpo per ricaricare le batterie.
Ricordo che è stato molto brutto ricevere la notizia che :
" Lei ha la fibromialgia, è invalidante , ma non c'è una cura che guarisca, è cronico-degenerativa e se la deve tenere finché campa!" - e - " lo stato non riconosce una invalidità..."
Queste affermazioni da parte dei medici risuonano deprimenti ed evocano più dolore di quello che potresti avere, quindi i medici che fanno queste dichiarazioni ad un paziente non sono curativi, meglio lasciarli.
Capisco che al paziente è meglio non nascondere la verità, ma non è una verità quella che ti stanno dicendo, è un mantra che sa di sconfitta e che finché ti risuonerà nella testa che "tanto non ce la puoi fare" così sarà...
Il medico non deve dirti bugie, ma sostenerti e spingerti a migliorare o anche guarire, senza dare false illusioni, ma nemmeno sentenze risolute.
Insomma equilibrio.
liberi pensieri e testimonianza di Morena
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