lunedì 19 settembre 2016

Fibromialgia: malattia aristocratica

Dal sito Pour Femme





Qualche anno fa quando iniziai a scrivere i miei pensieri sul tema della Fibromialgia dicevo spesso che è una malattia per ricchi, e altri lo condivisero, ma oggi devo cambiare termini ed affronatare nel dettaglio cosa intendo io per persona ricca.




Disegno di Stefano Tommasi
Vi invito a leggere una conversazione in chat fra me ed una anonima sul tema delle spese per curarsi.

 
  • A - ... posso permettermi? Non condivido quando scrivi "una malattia che soltanto i ricchi possono affrontare". Io sono tutt'altro che ricca però ne sono uscita... sono una mosca bianca? Non credo. Forse un po' di fortuna a incontrare gli specialisti giusti... A proposito, i miei medici sono il TOP! Se vuoi i recapiti, te li passo volentieri. 😙
  • M - Potresti avere ragione, ma guardiamo nel dettaglio:

    Per persona ricca non intendo certo il miliardario, ma colui o colei che oggi ha mantenuto capacità contrattuali e può avere anche un paio di redditi per famiglia, quindi si potrebbe permettere il minimo delle cure.
    e non come me, che dopo il cancro nel 2008 e la fibro a seguire, ho dovuto chiudere la partita iva e sono passata da un reddito di 30-35mila € a zero l'anno.
    La mia battaglia contro la sanità italiana è iniziata appunto per quel 40-50% di persone dai 45 ai 55 anni ancora in età produttiva, ma invalidati che non ricevono nessuna assistenza.

    Immagino sarai al corrente di questa triste realtà.

    Negli anni il concetto di ricchezza è cambiato proprio a causa di queste situazioni.
    Ho dovuto vendere un pò di tutti i miei beni per sopravvivere e sono ancora in questo stato.

    Quindi dal mio punto di vista è ricco chi ha ancora il necessario per vivere e non è ai limiti della indigenza.

    Tuttavia sto meglio, perchè grazie alla mia determinazione e ricerca sono venuta in contatto con le cose giuste. Sono riuscita a smettere i farmaci, e con 50-60€ al mese dei giusti integratori mi curo. (ma non sempre riesco a comprarli...)
    Ovviamente non sto completamente bene ed avrei bisogno di altre terapie, ma soprattutto di un reddito per affrontare meglio le cure.

    Attualmente vivo con 300€ al mese, per me è già ricco chi ha un reddito di poco superiore, almeno 2000€, ed ha mantenuto per sé e famiglia i beni di prima necessità e non incombono pignoramenti o distacco di utenze.

    Tutto ciò detto mi crea ulteriore stress ed a volte vanifica anche quelle poche cure che riesco a procurarmi.


    Quindi dove è la fortuna?
    Dove è il limite che demarca la volontà di essere curate dalla impossibilità a farlo?
    Insisto che la Fibromialgia a volerla curare come si deve è malattia aristocratica. 
    A seconda poi dello stadio della malattia si ha bisogno di più interventi e non parlo solo dei 300€ al mese di integratori, ma anche cure fisiche e riabilitative, ed arriviamo a 500€ al mese in totale. Ecco che col mio badjet non posso più curarmi come si dovrebbe, A meno che... io non prenda della robaccia chmica e mi intossichi ulteriormente facendo contente le multinazionali che si beano se stiamo male ed abbiamo ancora più bisogno di farmaci...
    I farmaci tamponano il sintomo momentaneamente ma poi non risolvono le cause del problema alla radice ed hai bisogno di altri farmaci e altri ancora, fino a cronicizzare la malattia e non poterne più fare a meno.
       



venerdì 9 settembre 2016

sul cancro

Guariti dal Cancro senza la Chemio

«Una soluzione al cancro azzererebbe i fondi destinati alle associazioni non profit per la ricerca sul cancro, minaccerebbe le istituzioni cliniche, renderebbe obsolete chirurgia, radiologia e terapie chemioterapiche, nelle quali così tanto denaro, training e apparecchiature sono stati investiti. Tale paura [cioè, che qualcuno trovi una cura per il cancro alternativa a basso costo, N.d.A.] può causare resistenze e ostilità ad approcci alternativi, proporzionalmente al fatto che essi sembrino promettenti.»



 Chemioterapia : quello che non devi sapere: la vera storia della chemioterapia

Crocraine (ricerca indipendente)

sOVRADIAGNOSI  DEL CANCRO AL SENO


METODO GEMM DEL DR. GORUM



TESTIMONIANZA DI GUARIGIONE DA MELANOMA CON IL METODO GERSON



le ricerche sul cancro non esistono. Sono una frode, sono tutte false!!

 

 PROF. MARIO BIAVIA   CURA CON LE STAMINALI


HAMER: l’origine del cancro – le 5 Leggi Biologiche – elenco delle patologie (41) e Spiegazione

 

METODO SIMONCINI CON BICARBONATO


METODO DI BELLA


METODO PANTELLINI E IL BICARBONATO DI POTASSIO

Ascorbato di potassio  

Come prepararlo

Esiste già pronto, ma è un po' costoso. Conviene acquistare separatamente bicarbonato di potassio e acido ascorbico in polvere e dosarli con un piccolo cucchiaino di plastica. 

Il dosaggio minimo consigliato dal metodo Pantellini è 150 mg di acido ascorbico e 300 mg di bicarbonato di potassio

Dosaggi più elevati incrementano l'efficacia.

C. : Quali sono i dosaggi ?
Pantellini: Per la prevenzione si possono somministrare due o tre dosi la settimana, la mattina a digiuno, per quattro o cinque mesi consecutivi, poi interrompere un mese e ricominciare. 
Per la cura, invece, di dosi bisogna assumerne tre al giorno. 
Cioè occorre prendere la dose preventiva di gr. 0.15 di acido ascorbico e gr. 0.30 di bicarbonato di potassio, tre volte al giorno.

 

Chi vuole usarlo a scopo preventivo ecco come si prepara il RimedioPantellini
Ingredienti: Uno o due limoni preferibilmente freschi (un limone contiene mediamente dai 45 ai 75 mg per 100 ml di succo. Un limone grosso di circa 250 grammi contiene circa 90 ml di succo. Pantellini consiglia 150 mg di vitamina C. Si presume che il limone sia maggiormente efficace della sola vitamina C) Bicarbonato potassio (circa la punta di un cucchiaino 300 mg) Un cucchiaino che non sia di ferro Si può aggiungere ghiaccio o zucchero (meglio se di canna) a piacere. (Si può fare anche con le bustine disponibili in farmacia e erboristeria) Dove e cosa comprare Il bicarbonato potassio è un integratore fatto per 2/3 di bicarbonato ed 1/3 di potassio. Il ministero della Salute lo “inquadra” come integratore alimentare. Si trova in farmacia e erboristeria al costo medio di 5 euro/100 grammi. Il chilo è disponibile alle volte solo in farmacia a 20 euro con richiesta medica su foglio bianco. La preparazione Fare la premuta del succo di limone, aggiungere due dita di acqua fredda (circa 200 Ml) e una punta di cucchiaino di bicarbonato di potassio (K). Agitare bene con un cucchiaino che non sia di ferro per circa un minuto. Il Pantellini è pronto e può essere gustato. A piacere è possibile aggiungere, SOLO dopo la preparazione, ghiaccio e/o zucchero. Note sulla conservazione del bicarbonato potassio Teme l’umido e la luce pertanto si consiglia di travasare una modica quantità (un cucchiaino) in una bustina per alimenti da riporre poi in un barattolino da cui attingere di volta in volta. E’ sempre meglio “strizzare” le bustine per evitare aria la cui umidità puo danneggiarlo. Perché lo zucchero Per una questione di gusto. Alcuni lo preferiscono così. Per un discorso di presunta utilità. Lo stesso Pantellini consigliò una “limonata zuccherata”.
Alla Fondazione Pantellini sommano il ribosio (che è uno zucchero). La stessa funzione cellulare della pompa Na/K scambia sodio con potassio e glucosio.

 

Testimonianza Bicarbonato di potassio

CANCRO: IL PIù GRANDE BUSINESS 

le cure proibite di Massimo Mazzucco


Oli essenziali che fermano il cancro


bartolomeo

 

 La cura di simpson con olio di Canapa

  Test diagnosi 4 - 5 anni prima 

 

 - cancro business. la crepa nel muro

 

 - Tumore e rimedi naturali , gli studi

 

- il Cancro e le cure proibite di massimo Mazzucco (video) 

 

- Testimonianze di avvocati per le cause contro i danni degli psicofarmaci  

 

- Il Cancro e l'Ozono 

 

 - http://www.bibliotecapleyades.net/salud/salud_defeatcancer154.htm

Si sfalda il mito della chemio

  testimonianza

Confermato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità: “La chemioterapia è cancerogena!”  anche su PubMed

Con quanto detto da Luigi De Marchi - confermato anche da autopsie eseguite in Svizzera su cadaveri di persone morte non per malattia - si arriva alla sconvolgente conclusione che moltissime persone hanno (o avevano) uno o più tumori, ma non sanno (o sapevano) di averli.
In questa specifica indagine autoptica (autopsie) fatta in Svizzera, ed eseguita su migliaia di persone morte in incidenti stradali (quindi non per malattia), è risultato qualcosa di sconvolgente:
- Il 38% delle donne (tra i 40 e 50 anni) presentavano un tumore (in situ) al seno;
- Il 48% degli uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla prostata;
- Il 100% delle donne e uomini sopra i 50 anni presentavano un tumore (in situ) alla 

tiroide.[3] (Vedi l'articolo)



Dr.Claudio Sauro: ecco come curo il cancro 


Guarito dal tumore cerebrale con cure trovate su internet 



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